Il Circolo Dei Maghi

Fuori ululava il vento e la pioggia batteva forte, mentre nella locanda  si beveva e si mangiava, a un certo punto un losco figuro incappucciato entrò si sedette al tavolo e ordino una birra, gradendo qualche stuzzichino. L’oste un po’ spaventato dalla sua presenza si avvicinò e chiese all’avventuriero di scoprire il suo volto. Il losco figuro acconsentì scoprendo il suo viso: era un nano dai capelli neri lunghi e dal naso aquilino, dagli occhi color nocciola circondati da una strana luminescenza color rosso. L’oste grosso uomo alto un metro e ottanta e di stazza abbastanza corpulenta, conosciuto il suo nuovo cliente sentì un brivido lungo la schiena, sentendosi per la prima volta a disagio nella sua vita da locandiere.

Dopo aver servito quello richiesto dal nano e passata la serata, la locanda si svuotò e il locandiere rimase solo con il nano. Il nano chiese una stanza per dormire. E il grosso locandiere approfittando della confidenza chiese qualcosa della vita del nano. Innanzitutto si presentarono scambiandosi i propri nomi, finalmente dopo quasi quattro ore che avevano a che fare. Il nome del nano era Artis, e il locandiere si chiamava Tavon. Il nano disse che era un viaggiatore gli piaceva girare da città in città, da regione in regione raccogliendo storie allo scopo di trovare se stesso. E dopo un po’ il nano incominciò a raccontare una storia che aveva sentito di come un circolo di maghi malvagi si stava insediando a Sud e di come degli avventurieri, hanno intralciato i loro piani. I loro nomi non li ricordava probabilmente si erano persi, però erano descritti come un cavaliere che combatteva per la natura e per vendicare il proprio circolo sterminato dagli stessi maghi, un agente di Riftcrag che era in missione per Aladino lo scaltro in persona, un artefice a cui era stata distrutta la vita per colpa degli stessi maghi. E infine un suo simile, un nano che aveva perso l’anima e combatteva per riaverla indietro. L’oste interessato smise di fare quello che stava facendo e si sedette vicino a lui stappando una buona bottiglia di vino, versandolo nei calici e ascoltando la storia.

Così lo strano nano incominciò a raccontare: “ Sai buon Tavon, questa è una storia affascinante ma un po’ triste ti avverto! Tutto cominciò vicino alla grande palude quando dei negromanti crearono dei problemi e si insediarono al posto dei druidi. E’ lì che secondo me iniziarono gli eventi! Da come mi è stato raccontato ovviamente! Lì il gruppo si riunì a una città vicina andando a sgominare questi negromanti! Da lì iniziarono i problemi, morirono in molti e uno di loro eroico portò i corpi dai chierici a farli resuscitare, poi scoprirono poco dopo che degli ammaliatori stavano schiavizzando la popolazione e andarono a risolvere i problemi pure lì, soppresserò il problema e arrivarono nella grande città di Hesuel Ilshar. Lì entrarono nella grossa torre dei maghi e dopo tantissima fatica arrivarono a uccidere anche i maghi malvagi! Ma a fine combattimento qualcosa non andò! Il nano stregone ormai logoro del potere ottenuto e dalla corruzione del male fu attaccato dal cavaliere verde, e lì Asmodeus, interessato per qualche motivo alla buona riuscita del piano evocò un suo servo diabolico!! Mentre la figura diabolica emergeva dal fumo nero, subito l’agente di Aladino lo scaltro scappò, e si persero le tracce in breve tempo. Mentre l’artefice e il cavaliere verde eroicamente e spalla a spalla combatterono, eliminando il nano stregone, di cui il corpo non fu mai ritrovato… Poi però perendo tragicamente contro il diavolo. Trovarono poco dopo tempo i resti carbonizzati degli avventurieri e purtroppo le loro anime non riposano in pace! Sono state consumate dal diavolo e scagliate negli inferi! Che tragico destino caro buon Tavon!!! Spero che in qualche modo qualcuno li libererà prima o poi….. Bhe non tutte le storie finiscono bene, questa vita è grama e spietata..Adesso vado a letto il vino sta facendo effetto!!”

Dopo il racconto il nano andò a dormire e il locandiere finì di pulire la locanda, e andò pure lui a riposare.

Il mattino seguente il nano si attardava a scendere per la colazione, e Tavon andò a portare la colazione in camera al gentile ma inquietante nano, salì le scale varcò la porta della camera ma era vuota!! Il letto era perfettamente in ordine, il nano era sparito nel vuoto!!! Il locandiere restò basito e terrorizzato. Quella esperienza lo segnò per i giorni avvenire….

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